Oligoterapia
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Oligoterapia catalitica
E’ una terapia basata sulla somministrazione di quantità minime di oligoelementi (elementi traccia), così chiamati perché nell’organismo umano si trovano solo in una percentuale infinitesimale. Essi svolgono però delle funzioni fondamentali per il nostro corpo, essendo indispensabili per un buon funzionamento di diversi enzimi e regolando così il nostro metabolismo. Dato che attivano importanti reazioni biochimiche la loro carenza acuta induce importanti alterazioni strutturali e fisiologiche. Anche in condizioni di carenza meno pronunciate il loro apporto previene o guarisce alcuni squilibri organici derivati dalla loro mancanza.
Le 4 diatesi (o costituzioni)
Il medico francese Jacques Ménétrier, il padre di questa disciplina, negli anni 1930 identificò quattro terreni organici (diatesi) associati ad alcuni oligoelementi. Queste diatesi corrispondono a condizioni dell’organismo caratterizzate da componenti fisiche, intellettuali ed emotive specifiche e proprie del soggetto. Non esistono generalmente diatesi pure, pertanto si possono individuare elementi appartenenti a più diatesi in uno stesso soggetto, anche se una di esse sarà quella prevalente e lo connoterà.
Queste 4 categorie possono essere divise in due diatesi di nascita (le prime due) e due diatesi involutive (la terza e la quarta). Esse sono caratterizzate da una progressiva peggioramento della condizione generale, causato dall’invecchiamento e/o da uno stile di vita non adatto alla propria costituzione e che non tiene conto delle proprie predisposizioni.
Ogni diatesi è associata a uno, due o tre oligoelementi, che vengono assunti proprio per contribuire a riequilibrarne le problematiche.
- Diatesi allergica o artritica (Mn), associata all’elemento manganese.E’una diatesi più tipicamente associata alla giovane età. In essa spesso prevalgono tratti quali le forme allergiche, l’iperattività in aumento serale con spossatezza mattutina, una certa emotività e nervosismo, a volte fino all’aggressività, disturbi gastrointestinali, emicranie, ipertiroidismo.
- Diatesi ipostenica o artrotubercolotica (Mn-Cu), associata a manganese-rame. Considerata una diatesi tipica dell’adolescenza e della prima età adulta è caratterizzata da calma, riflessività, spesso anche indifferenza, una concentrazione e memoria non totalmente efficienti, stanchezza serale, scarsa resistenza agli sforzi con facile esauribilità psico-fisica, scarse resistenze organiche con disturbi dell’apparato respiratorio e gastrointestinale, affezioni urinarie, ipotiroidismo, maggior frequenza alle infiammazioni ghiandolari.
- Diatesi distonica o neuro-artritica (Mn-Co): è associata a manganese-cobalto. Un tempo era più spesso riscontrata dopo i 40 anni, ma attualmente è comune anche in soggetti giovani con uno stile di vita stressante. Si associa ad ansia, nervosismo, irritabilità, memoria e concentrazione scarse, stanchezza già risveglio con aggravamenti verso sera, specie delle gambe, sonno poco ristoratore, spasmi viscerali, formicolii e intorpidimento degli arti, dolori gastrointestinali con gonfiori, ulcere, ipertensione, disturbi urogenitali, gotta.
- Diatesi anergica (Cu-Au-Ag): è associata a rame-oro-argento, tipica dell’età senile; è caratterizzata da particolari problemi come anergia (sensazione soggettiva di mancanza di energia), netta diminuzione delle capacità di memorizzazione e di concentrazione, stato d’animo incline ad un pessimismo costante, stanchezza psicofisica cronica, scarsa libido, sonno letargico o insonnia, tono dell’umore depresso, infezioni e infiammazioni croniche con deficit immunitario.
La sindrome da disadattamento (Zinco-rame o Zinco-Nichel-Cobalto)
Non sono delle vere e proprie diatesi, dato che sono provocate da un agente stressante che si subisce e che si sovrappone alle manifestazioni patologiche delle diatesi precedentemente descritte. Può essere letta come la difficoltà di adattamento delle ghiandole endocrine agli stimoli che ne regolano il funzionamento provenienti dall’ipofisi.
Pertanto sono da osservare i sintomi e gli squilibri che si accusano a livello dell’asse ipofiso-genitale o -surrenalico (ritardi dello sviluppo locale o generale, frigidità o impotenza sessuale funzionale o disfunzioni ovariche o del ciclo mestruale, l’astenia ciclica, enuresi – rimedio: zinco-rame) e su quello ipofiso-pancreatico (crisi ipoglicemiche, bulimia, malessere prima dei pasti, sonnolenza post-prandiale, sensazione di svuotamento intellettuale – rimedio utile: zinco-nichel-cobalto).
Vengono inoltre utilizzati molti altri oligoelementi con funzioni complementari e specifiche ai complessi propri delle diatesi (es.: Litio, Magnesio, Cobalto, Rame, Alluminio, Nickel, Argento, Manganese, Zolfo, Fosforo, Iodio. ecc.).
Come agisce e come si assume un rimedio oligoterapico
Le preparazioni di oligoelementi hanno concentrazioni nell’ordine di un milionesimo di grammo (dosi deboli), svolgendo pertanto una azione dolce definita “catalitica”, rimettono cioè in moto in modo ottimale l’attività enzimatica nel nostro organismo.
I rimedi sopra elencati per le 4 diatesi si presentano in forma liquida, vanno mantenuti sotto la lingua per 2 minuti, così da permettere alla soluzione di entrare direttamente nel circolo sanguigno attraverso la vascolarizzazione sublinguale, dopodiché possono venire deglutiti. Appena prima e dopo l’assunzione è bene non bere e non assumere alimenti, oltre che non fumare, non lavarsi i denti e in generale non introdurre in bocca alcuna sostanza per evitare interferenze con il loro assorbimento tramite la mucosa sublinguale.
L’oligoterapico prescritto al mattino va assunto almeno 10 minuti prima della colazione, mentre la somministrazione serale degli oligoelementi dovrebbe precedere o seguire di almeno 1 ora l’assunzione degli alimenti.
La durata media di un trattamento è di 1-2 mesi, fino a 3. E’ necessaria la supervisione di un esperto perché non infrequentemente si osservano spostamenti del soggetto da una diatesi ad un’altra durante a cura.
La posologia non cambia in base all’età del paziente, se si tratta di bambini, adulti o anziani, ma varia in base alle reattività del paziente che risulta più alta laddove l’assunzione è più frequente. Con alcuni oligoelementi si osserva un lieve aggravamento iniziale, seguito da un netto miglioramento. L’oligoterapia non è indicata quando ci si trova davanti a stati lesionali gravi ed evolutivi, oppure quando ci sono insufficienze d’organo, in presenza di psicosi e di nevrosi strutturate. Infatti se si proviene da una cura a base cortisonica della durata di più di un anno, o da una cura a base di psicofarmaci antidepressivi e neurolettici, l’azione degli oligoelementi non ha nessuna efficacia, perché vengono “ostacolate” da queste altre sostanze curative. Il trattamento con gli oligoelementi corrispondenti a ogni diatesi farà recuperare al soggetto l’equilibrio perso. Le diatesi variano, infatti possono evolversi da una diatesi all’altra. Inoltre anche le diatesi legate semplicemente all’invecchiamento, cioè generato dall’avanzare dell’età, possono essere modulate e compensate opportunamente.